“Nulla che risponda al vero”. Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars replica all’onorevole Panepinto che ieri in una nota diffusa alla stampa ha parlato di “blitz in commissione bilancio contro l’acqua pubblica” e di “scorrettezza politica del M5S, che non tiene conto dei tavoli con il forum, di istituzione dell’Ambito unico regionale”.
“La decisione e i contenuti inseriti negli emendamenti presentati in finanziaria – dice la deputata Valentina Palmeri – sono venuti fuori proprio durante l’ultimo tavolo di confronto con i rappresentanti del forum presenti, incontro di cui l’onorevole Panepinto era informato e a cui non ha partecipato.”
“Inoltre – prosegue la deputata – gli emendamenti non istituiscono affatto l’ambito unico, ma l’Autorità di bacino, cosa completamente diversa, che serve per la tutela e la quantificazione di tutte le tipologie di acque e l’individuazione dei criteri dimensionali degli enti di governo, ossia si introduce finalmente il ‘rispetto dei bacini idrografici’. Gli enti di governo non sono gli enti di gestione, ma gli enti di regolazione, ossia sono assemblee dei sindaci. Secondo la normativa nazionale dovevano essere identificati entro il termine perentorio del 31 dicembre 2014, cosa che la Regione siciliana non ha fatto, con questa norma verrebbero identificati tenendo conto dei confini naturali e tecnici e non di quelli ‘politici’ degli attuali ambiti, in 30 giorni e previo parere della commissione ambiente. Quindi l’emendamento intende scongiurare l’intervento sostitutivo statale”.
“L’inserimento in Finanziaria del proposto intervento legislativo – spiega la Palmeri – assicura altresì l’erogazione delle risorse finanziarie del prossimo ciclo di programmazione, risorse che non ci possiamo permettere di perdere, indispensabili per chiudere le centinaia di procedure di infrazione aperte sui sistemi depurativi, le cui sanzioni sono sottratte direttamente dai trasferimenti dello Stato alle Regioni”.
“Gli emendamenti presentati – conclude Valentina Palmeri – non entrano minimamente nel merito della gestione che può essere decisa solo dall’assemblea dei sindaci e, quindi, dal territorio. Quindi invece di fare demagogia, l’onorevole Panepinto, rivolga le sue energie contro quei sindaci e quei deputati che non vogliono l’acqua pubblica piuttosto di prendersela sempre col M5S che, evidentemente, ha il solo ‘demerito’, per una certa politica, di voler fare uscire la Sicilia da una fase di completa inosservanza delle leggi, di inciviltà e di scelte politiche infelici che hanno portato ad un livello di privatizzazione nel settore idrico e depurativo che non ha eguali in altre parti d’Europa e in altre regioni d’Italia. Invito l’onorevole Panepinto alla serenità, perché la vera battaglia sull’acqua pubblica è ancora tutta da fare, e per condurla servono coesione e grande correttezza”
“Quanto all’ opportunità di accelerare l’iter della legge e il tentativo di innestarsi alla finanziaria, in discussione proprio in questi giorni – afferma la deputata Angela Foti – riteniamo non solo che la materia sia pertinente ma che sia la soluzione all’impasse che vede la legge bloccata da oltre due anni, senza contare le legislature precedenti e che ha portato la Sicilia nel baratro delle procedure di infrazione e la mancata utilizzazione dei fondi europei, prospettata anche per la nuova programmazione. Facciamo appello a tutto il parlamento affinché consegni alla Sicilia lo strumento normativo tanto agognato, prima che l’ instabilità politica di questa legislatura dia come risultato uno zero a zero e arrivederci alla prossima legislatura”