La deputata all’Ars del M5S: “Così come promesso dal sindaco in campagna elettorale, vogliamo anche tagli ai costi della giunta”.
Si è appena conclusa la conferenza stampa che ha visto riuniti i gruppi extraconsiliari acesi e quindi gli attivisti e la deputata all’Ars Angela Foti del M5S, Officina Acireale e La Putia del Bene Comune. Un modo per proporre delle soluzioni pragmatiche, visti gli sprechi perpetrati dai consiglieri nel Comune dei cento campanili, emersi al disonor di cronaca nelle ultime settimane. “Apprendiamo con soddisfazione – iniziano così gli interventi – del nuovo regolamento approvato in una seduta lampo del consiglio comunale di Acireale, tenutasi ieri pomeriggio, nel quale i consiglieri riducono l’importo del gettone nonché il numero di commissioni e delle sedute consiliari”. “Un gesto che sarebbe potuto arrivare prima, prima di qualunque denuncia mediatica – aggiungono – ma un gesto, comunque, apprezzato; come quello di pubblicare i verbali e l’abolizione del gettone per il segretario, che da oggi in poi sarà inquadrato nella figura di un dipendente comunale in orari lavorativi”. Incomprensibile, comunque, l’atteggiamento di un consiglio e di una giunta praticamente arroccati sulle proprie posizioni, dal momento in cui hanno negato l’accesso ai cittadini alla conferenza stampa che gli stessi consiglieri avrebbero tenuto subito dopo.
“Avremmo voluto chiedere ai signori consiglieri che intenzioni hanno di fare con i gettoni percepiti durante le assurde commissioni, – continuano le diverse rappresentanze – reputando opportuna l’intera restituzione di tutti quei gettoni percepiti per fare una passeggiata qua e là”.
Sotto la lente d’ingrandimento anche le promesse inerenti i tagli ai costi della giunta, fatte dal sindaco durante la campagna elettorale, e mai mantenute (qui il link al video nel quale è possibile sentire in merito proprio l’allora candidato sindaco Barbagallo: https://youtu.be/MxvGVEwkhtk).
Ma altri particolari inquietanti sono emersi dall’analisi delle sedute; pare, infatti, che anche le sedute senza numero legale venissero remunerate normalmente. “Staremo a vedere – concludono – se questo dettaglio susciterà l’interesse della magistratura”. Al termine della conferenza stampa, i gruppi intervenuti ringraziano la cittadinanza così come gli organi di stampa: “I risultati non si raggiungono mai da soli, l’indignazione e la protesta hanno contribuito a raggiungere i risultati di oggi. Ma noi non ci fermeremo lungo la battaglia che ci condurrà ad un reale taglio dei costi della politica in questo comune”.
La conferenza si presta anche per invitare tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione “Nun te reggae più”. Una serata di piazza che si terrà domani sera, giovedì 7 maggio, alle 19.30; “un modo per stare insieme – concludono – e per far sentire la voce di chi in consiglio comunale non c’è ma vuole partecipare in modo attivo al cambiamento”.
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Ma la colpa è anche di chi decide nel M5S che tipo di informazione fare: SOLO TRAMITE LA RETE, e la stragrande maggioranza degli Italiani, che non navigano in internet, continueranno ad essere disinformati e manipolati dalle TV e dai giornali. E questa classe politica continuerà a distruggere l’immagine della Sicilia e di tutta l’Italia e il futuro della stragrande maggioranza degli Italiani che non sono figli dei ministri o dei parlamentari o dei burocrati che si stanno accaparrando di tutte le risorse della nazione. Milioni di Italiani hanno sperato nella rivoluzione civile del M5S, ma continuando con questo limitato sistema di informazione, si sta permettendo (si è complici ?) a questa classe politica e burocrate inquinatissima di corruzione a far ritornare l’Italia a 80 anni fa. SI DEVE INFORMARE LA GENTE CASA PER CASA. Alle prossime regionali di fine maggio si raccoglieranno i frutti.