“Questo governo non rispetta gli atti e le leggi approvati dal Parlamento regionale”, così la deputata Cinquestelle Claudia La Rocca che presenta un’interrogazione all’Ars ed invia una nota all’assessorato.
Approvata più di 5 mesi fa e mai entrata in vigore, la legge regionale n.9 del 2015, che al comma 2 dell’art. 64 prevede l’istituzione del registro regionale delle associazioni di promozione sociale disciplinandone le modalità di iscrizione e cancellazione e periodica revisione, resta ferma al palo. “I lavori per l’istituzione del registro sembrano essere ancora in alto mare”, così interviene la deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Claudia La Rocca che interroga il governo regionale ed invia una nota all’assessore regionale alla Famiglia e lavoro.
L’articolo 64 prevede il recepimento di una norma nazionale, la legge n. 383 del 2000, attesa per più di 15 anni. “Come abbiamo già fatto presente in passato, depositando anche un disegno di legge, – continua La Rocca – l’istituzione del registro regionale delle Aps è un passaggio importante per rimuovere quegli ostacoli che non assicurano pari opportunità nell’accesso ai benefici per le associazioni di promozione sociale. Attualmente, infatti, possono usufruire delle agevolazioni previste dalla norma, le grandi associazioni di promozione sociale a carattere nazionale, ovvero le Aps che svolgono attività in almeno cinque regioni ed in almeno venti province del territorio nazionale”.
“Ormai è fisiologico il mancato rispetto dei tempi per le applicazioni delle leggi approvate, – conclude la parlamentare Cinquestelle – come è accaduto con la legge regionale sull’amianto o, come fatto presente recentemente, con la norma che istituisce il registro delle unioni civili. Questo significa svilire il ruolo dell’Assemblea Regionale Siciliana, è già noto che non vi è alcun rispetto per gli atti di indirizzo come le mozioni. Della stessa sorte sono vittime le leggi democraticamente approvate dai rappresentanti dei cittadini“.