Il preventivo 2015, secondo quanto si legge sul quotidiano “La Sicilia” di lunedì 12 ottobre (pagina 16), dovrebbe approdare in Consiglio comunale a Natale, anche perché i Revisori dei conti attendono ancora alcuni documenti prima di stilare il proprio parere.
Appare evidente che, contrariamente a quanto accaduto per l’esame del consuntivo 2014, concluso con un parere formalmente positivo (ma di fatto negativo), questa volta i revisori andranno con i piedi di piombo.
Se infatti, con il consuntivo i revisori hanno solo preso atto della regolarità contabile del bilancio (entrate e spese già realizzate) e di conseguenza si sono limitati a fare delle “raccomandazioni” all’amministrazione comunale, con il parere sul preventivo si tratta di stabilire se per l’esercizio 2015 le entrate sono attendibili e le spese congrue. E’ chiaro che in questo caso entrano in gioco delle responsabilità anche di natura penale.
Non bisogna dimenticare, fra l’altro, che la relazione della Giunta municipale al consuntivo 2014 appare come una elencazione di valori e di tabelle inseriti in uno schema “standard” (di quelli che di solito predispongono gli ordini professionali, l’ANCREL…), con frasi stereotipate. Di conseguenza è carente delle valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, senza una minima analisi degli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni e senza alcuna motivazione sulle cause che hanno determinato questi scostamenti, come richiesto dall’art. 231 del Testo Unico degli Enti Locali (D. Lgs. 267/2000). Ed è proprio per questo che i revisori, nella loro relazione (pagina 51), suggeriscono all’Ente di “provvedere a massimizzare la relazione con i contenuti disposti dall’art. 231 del TUEL”.
Merita anche di essere sottolineato che l’amministrazione è reticente riguardo ai residui attivi, alcuni dei quali risalgono addirittura al 1990 (è quindi lecito nutrire forti dubbi sulla possibilità della loro riscossione), e tace sulla mancata riconciliazione delle posizioni debitorie/creditorie con gli organismi partecipati dal Comune, circostanza che ha costretto i revisori, nella loro relazione (pagina 20), a dare un ultimatum all’amministrazione: “Si evidenzia che la mancata concordanza obbliga a compiere una precipua analisi volta ad identificare le cause determinanti le divergenze dei risultati, adottando senza indugio e comunque non oltre la data dell’esercizio finanziario in corso i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie, apponendo, ove necessario, appositi fondi rischi ed oneri al fine di evitare l’eventuale insorgere di passività potenziali”.
La preoccupazione dei catanesi appare, quindi, fondata e il meetup “Amici di Beppe Grillo” di piazza Guardia la fa propria e, con l’appoggio delle portavoce nazionali Nunzia Catalfo e Giulia Grillo, continuerà a seguire l’attività della prima Commissione Consiliare Permanente sul Bilancio per tenere costantemente informati i cittadini sulla evoluzione dei lavori.
Meetup Catania5stelle.it
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