“Le frasi di Cantone e l’indagine della procura sono la ciliegina sulla torta confezionata dalla Corte dei conti”.
“Crocetta non può più far finta di nulla, la Monterosso va rimossa”. Il M5S all’Ars torna a chiedere la testa della segretaria generale della Regione, ancora i vertici della burocrazia regionale, nonostante una condanna definitiva da parte della Corte dei conti per la questione degli extrabudget concessi agli enti della Formazione professionale.
Le parole del presidente dell’ Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone martedì all’Ars e l’indagine della procura, cui si somma anche una richiesta di dimissioni di un’ associazione dei consumatori – dicono i deputati – rappresentano la ciliegina sulla torta confezionata dalla magistratura contabile. Crocetta non può ostinarsi a difendere l’indifendibile con la complicità del silenzio della politica, deve rimuoverla”.
“Cantone – afferma il capogruppo M5s all’Ars, Giorgio Ciaccio – non è entrato nello specifico dell’argomento, che ovviamente non conosceva, ma ha parlato chiaramente di responsabilità politica in capo a chi è artefice delle nomine e, soprattutto, ha fatto capire che l’allontanamento di una dirigente nelle condizioni della Monterosso sarebbe fatto tutt’altro che censurabile, alla luce della riforma della pubblica amministrazione, che impedirà a chiunque sia condannato anche in primo grado dalla magistratura contabile di essere nominato dirigente. E’ vero che la normativa attuale non lo prevede, ma Crocetta potrebbe e dovrebbe, eticamente adeguarsi, visto che l’Ars ha anche alzato un muro invalicabile a difesa della dirigente, impedendo la discussione della nostra mozione di censura”.