In appena sei mesi, ben due ascensori dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania sono precipitati. Il primo episodio si registrava il 18 luglio scorso, quando un ascensore al cui interno si trovavano otto persone, è precipitato dall’ottavo piano e ha rischiato di schiantarsi al suolo. Solo il caso ha voluto che le persone rimanessero illese. Il secondo evento rovinoso pochi giorni fa, il 23 gennaio un altro ascensore dello stesso plesso ospedaliero cadeva dall’ottavo piano, interrompendo la sua caduta solo nei piani sotterranei. Anche questa volta, solo il caso ha voluto che non vi fossero vittime, tuttavia ben sei persone hanno riportato lesioni.
Adesso i portavoce del Movimento 5 Stelle del Catanese all’Ars, alla Camera ed al Senato scrivono all’assessore regionale Gucciardi, al presidente dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il prof. Zuccatelli, e quindi al direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, il dott. Renato Alberto Mario Botti per chiedere un intervento urgente da parte delle autorità competenti: “venga aperta un’indagine e si proceda con un’ispezione urgente presso i locali dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania ove sono ubicati gli ascensori, affinché si verifichino lo stato dell’arte riguardante le metodologie di controllo, il rispetto dei dettami di legge in materia e venga ripristinata urgentemente la sicurezza dei luoghi e, al contempo, si provveda ad individuare i responsabili delle inadempienze”.
“Avevamo già presentato un’interrogazione all’assessore regionale a seguito del primo episodio, – affermano deputate e senatrici Cinquestelle – oggi denunciamo un altro caso che per fortuna non ha fatto vittime. Ovviamente, la psicosi si fa spazio tra i pazienti e i visitatori, nessuno al Cannizzaro sale sereno su un ascensore”. Oggi una nuove interrogazione al Ministero, a firma della deputata Giulia Grillo ed una nota congiunta tra deputati alla Camera e all’Ars e senatori. I Cinquestelle chiedono, dunque, un intervento urgente e risolutivo; inoltre, manifestano la volontà di conoscere i risultati dell’atto ispettivo e delle indagini.