Da una parte l’Ipab Oasi Cristo Re, “il fratello povero”, unica Opera Pia a svolgere attività socio-assistenziale nel territorio di Acireale e che da più di 18 mesi non riesce nemmeno a far fronte agli stipendi dei dipendenti; dall’altra ci sono “i fratelli che se la passano meglio”, sono le Ipab che, invece, non svolgono nessuna attività socio-assistenziale e si limitano ad amministrare dei, talvolta ingentissimi, patrimoni immobiliari che vengono per lo più affittati generando notevoli profitti, permettendo alle stesse Istituzioni di chiudere i bilanci in attivo.
Nasce così l’interpellanza a firma della deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Angela Foti, da sempre sostenitrice della riforma tanto attesa delle Ipab siciliane, con la quale si chiede al governo regionale di attivare la fusione delle Opere Pie “Collegio Santonoceto e Conservatori Riuniti”, “Fondazione Can. Pasquale Pennisi Alessi” con l’Oasi Cristo re”.
“Proponiamo di riunire i patrimoni delle tre Opere Pie – afferma la deputata Foti – così da utilizzare i proventi generati dall’affitto dei patrimoni immobiliari anche per la copertura dei costi di esercizio delle attività svolte dall’Ipab Oasi Cristo Re”. In chiusura, la parlamentare M5S si rivolge al governo e all’Assemblea regionale siciliana chiedendo l’approvazione di un emendamento che ripristina in parte il contributo regionale azzerato nel 2015 previsto dalla legge regionale del 26 luglio 1982 n. 71, “sarebbe una vera boccata d’ossigeno per le strutture attive”.