Non passano i disegni di legge che annettevano Piazza Armerina, Gela, Niscemi e Licodia Eubea alla città metropolitana di Catania e al libero Consorzio di Ragusa.
“Oggi la maggioranza dell’Aula del Parlamento siciliano ratifica un vero e proprio scippo della democrazia”. Così il deputati M5S all’Ars Salvo Siragusa, Matteo Mangiacavallo e Francesco Cappello si esprimono a margine della decisione dell’Aula di non rimandare in commissione i disegni di legge del governo regionale che avrebbero consentito a Gela, Piazza Armerina e Niscemi di transitare alla città metropolitana di Catania e che avrebbero assegnato Licodia Eubea a Ragusa, come stabilito dalla consultazione popolare dello scorso luglio.
“Una maggioranza bulgara – afferma Siragusa – che va dal PD a NCD passando per l’UDC, stronca la legittima ambizione, manifestata anche con un referendum popolare dei cittadini di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Licodia Eubea di passare ad altro libero consorzio o alla Città Metropolitana di Catania. In realtà l’unica cosa che ha realmente interessato il voto degli altri deputati è stata la paura anzi il vero e proprio terrore di modificare le circoscrizioni elettorali”.
“Tocca constatare – affermano Mangiacavallo e Cappello – che oggi è stato confermato l’abuso perpetrato già in commissione, sede in cui si doveva soltanto ratificare quanto espresso dai cittadini chiamati a votare il referendum, ed invece la decisione dei cittadini è stata ribaltata. Questa era l’ultima occasione per questo Parlamento di poter usare le prerogative dello Statuto Speciale riaffermando la propria potestà di legiferare in materia di Enti Locali. Ricordiamo – proseguono i deputati – che questo referendum ha avuto un costo. Chi ha bocciato i nostri emendamenti, ora dovrebbe risarcire i Comuni dalla spese sostenute”.