Finisce sotto la lente di ingrandimento del Movimento 5 Stelle al Senato e all’Ars il caso Genchi. La senatrice Nunzia Catalfo e la parlamentare a Palazzo dei Normanni Angela Foti presentano rispettivamente un’interrogazione e una mozione, e chiedono di “verificare condotte discriminatorie nei confronti del dirigente e, in tale ipotesi, che vengano annullate immediatamente le delibere di Giunta anche alla luce delle citate pronunce a favore del dottor Genchi e la violazione dell’art. 40 del contratto collettivo regionale di lavoro”.
“Una vicenda assurda – affermano le due portavoce 5Stelle – quella che riguarda l’ex chimico della Regione, sollevato dall’incarico di responsabile del servizio Tutela dall’inquinamento atmosferico dopo aver ricevuto una valutazione negativa senza valide o logiche motivazioni, e che si protrae addirittura dal 2007”. Il caso ritorna di grande attualità anche a seguito dell’ultima inchiesta della Procura di Catania , ribattezzata ‘Piramidi’, su mafia e rifiuti, e che scuote politica e imprenditoria siciliane. E in particolare sulla corruzione all’interno del Dipartimento rifiuti della Regione.
Crocetta tuona “I funzionari coinvolti saranno sospesi!”. “Ma va’, a chi vuole prendere in giro questo presidente? – sentenzia duramente la Foti – La legge prevede già azioni di questo tipo”.
“Piuttosto, – concludono la deputata all’Ars e la senatrice 5Stelle – Crocetta rimuova la punizione ingiusta inflitta al funzionario Genchi oltre dieci anni fa, ‘reo’, a quanto pare, di avere negato le immissioni in atmosfera per quatto mega inceneritori che sarebbero dovuti sorgere a Palermo, Casteltermini, Paternò e Augusta. Peccato però che Crocetta, nonostante sia a conoscenza dei fatti, sembra voler mantenere questa ingiustizia”.