La senatrice Catalfo e il deputato a Palazzo dei Normanni Tancredi hanno presentato numerosi atti ispettivi, chiedono al Ministero e all’assessorato regionale di intervenire urgentemente per salvaguardare i livelli occupazionali. Richiesta anche l’audizione di parti sociali e vertici aziendali in V commissione all’Ars.
“Non possiamo restare a guardare mentre Coop Sicilia licenzia 273 lavoratori, nonostante tutti gli ammortizzatori sociali concessi in questi anni”, lo dicono la senatrice Nunzia Catalfo e il deputato all’Ars Sergio Tancredi, entrambi portavoce del Movimento 5 Stelle. I due parlamentari sono già intervenuti sulla vicenda nelle scorse settimane, sono state presentate interrogazioni e atti ispettivi, sia a Palazzo Madama che a Palazzo dei Normanni. “Ma a quanto pare, – continuano i due 5Stelle – i dipendenti della Coop riceveranno, se non l’hanno già ricevuta, la nota di convocazione per il licenziamento collettivo”. La Società Coop Sicilia S.p.A., presieduta da Gianluca Faraone, fratello del più noto sottosegretario Davide, nonostante il massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali e del contratto di solidarietà difensivo, infatti, decide adesso di licenziare i lavoratori considerati come in esubero.
“Questo è un modus operandi tristemente noto nella galassia Coop , – affermano Sergio Tancredi e Nunzia Catalfo – totalmente sotto il controllo di personaggi riconducibili al Pd. Se questa è l’idea di gestione che hanno delle aziende, non ci stupiamo che, a causa di questa distorta idea, mutuata dalla gestione della cosa pubblica, stiano portando al collasso questa Nazione”.
Nel frattempo, il sottosegretario Bobba ha risposto all’interrogazione presentata dalla senatrice Catalfo; risposta che la parlamentare definisce “del tutto insoddisfacente, considerata l’entità degli esuberi”. “Abbiamo chiesto – dicono i Cinquestelle – di far chiarezza su questa vicenda e che il Ministero e l’assessorato si adoperino affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali e si possa procedere ad un piano di ristrutturazione e di investimenti adeguato che possa garantire un futuro ai lavoratori del gruppo”. In ultimo, Tancredi e la Catalfo auspicano che il Ministero del Lavoro e l’assessorato regionale competente possano svolgere un’attenta attività di controllo per comprendere le reali ragioni delle inefficienze gestionali di Coop Sicilia.