“Sammartino si autosospenda dalla carica di presidente della commissione Lavoro e Formazione dell’Ars, fino a quando la sua posizione non sarà chiarita”. Lo dicono i deputati regionali del M5S all’Ars, riferendosi all’inchiesta della Procura di Catania, che ha iscritto nel registro degli indagati il deputato regionale del Pd Luca Sammartino per presunte irregolarità avvenute in un seggio speciale allestito in un centro di assistenza per anziani a Sant’Agata li Battiati. “Ricopre una carica istituzionale di rilievo all’interno del Parlamento siciliano – proseguono – e per questo riteniamo opportuno che si faccia da parte, in attesa che la magistratura faccia luce su una vicenda grave”.
“Come abbiamo già avuto modo di affermare, la scorsa settimana – aggiungono i deputati – per un’altra indagine della Procura di Catania per corruzione elettorale, torniamo a ribadire che se le accuse dovessero essere confermate e supportate da sentenze passate in giudicato, avremmo la prova materiale che le elezioni in Sicilia sono state falsate”.
“Già in campagna elettorale – ricordano gli esponenti del M5S – avevamo sollevato il rischio di pratiche clientelari di scambio elettorale, e non a caso parlavamo di ‘impresentabili’ nelle liste e rischio di inquinamento del voto. Siamo stati ignorati dal governo Gentiloni, che ha bocciato la richiesta di intervento degli osservatori dell’Osce. Nel frattempo, gli uomini di partito ci prendevano in giro, dicendo che era impossibile chiederne l’intervento dato che si trattava di ‘consultazioni locali’. Eppure c’erano dei precedenti”.
“Oggi – concludono – arriva l’ennesima indagine a carico di un altro esponente della politica siciliana. Quantomeno per rispetto dell’Istituzione che rappresenta, Sammartino faccia immediatamente un passo indietro. C’è una questione morale che non può essere ignorata né sottaciuta”.