Raddoppiano le risorse destinate dalle Asp ai servizi per l’autismo. D’ora in poi, le Aziende sanitarie provinciali destineranno lo 0,2 % delle entrate per erogare le prestazioni previste dalla rete integrata dei servizi per le persone affette da autismo, ampliando la platea dei beneficiari. Lo prevede un emendamento, presentato dal M5S (firmato da Giorgio Pasqua, Stefano Zito e Valentina Zafarana) all’articolo 86 della manovra regionale, all’esame dell’Aula. La norma prevede che ogni anno le Asp che destinano risorse per assicurare la piena funzionalità al centro per la diagnosi e il trattamento intensivo precoce, l’abbattimento delle liste di attesa per l’accesso ai centri pubblici di riabilitazione e per il supporto degli interventi intensivi integrati ambulatoriali e domiciliari, estendendolo anche ad adolescenti, giovani e adulti.
“Grazie a questo emendamento – dicono la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana e il deputato regionale del M5S Giorgio Pasqua – abbiamo esteso la platea dei destinatari dei servizi resi dalle Asp. In questi mesi ho ascoltato le associazioni dei familiari di persone affette da questa patologia. Hanno evidenziato criticità soprattutto in relazione alla possibilità d’accesso ai servizi pubblici. Quasi tutti i familiari denunciavano l’assenza di assistenza da parte delle Asp superati i quindici anni d’età: in pratica i pazienti erano lasciati soli. L’introduzione di questa norma consentirà una continuità assistenziale per adolescenti, ragazzi e adulti”.