“Il Disegno di legge dell’assessore Lagalla in materia di diritto allo studio è praticamente vuoto, non è stato concertato con nessuno e la riscrittura è ancora peggio della prima bozza. Dall’assessore Lagalla già rettore universitario, ci saremmo aspettati un atteggiamento da illuminato con proposte concrete anziché un libro dei sogni e senza coperture finanziarie”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino, che avevano depositato diversi emendamenti in commissione Cultura Formazione Lavoro per migliorare il ddl governativo sul diritto allo studio.
“Il governo Musumeci – spiegano i deputati – ovviamente ha cassato ogni nostra proposta che era frutto di incontri e concertazione con i comitati studenteschi e gli operatori del mondo della scuola. Non ci sono soluzioni per i problemi infrastrutturali, non ci sono soluzioni per le questioni abitative, non ci sono soluzioni per i pendolari. Zero tagliato. Il DDL di Lagalla era invotabile dato che ci ha presentato un libercolo con una serie di linee guida di una scuola ideale, ma senza soluzioni concrete e interventi per realizzarli. Morale, l’assessore Lagalla si assume la responsabilità di dilatare la frattura tra il governo regionale e il mondo della scuola. Una scelta su cui noi non vogliamo avere responsabilità alcuna” – concludono i deputati.