Un impegno che continua e che, proprio a ridosso dell’estate, si fa ancora più importante e incisivo. È quello relativo alla valorizzazione del cosiddetto “Percorso delle Tre Torri”, ovvero lo splendido itinerario naturalistico che potrebbe condurre, in maniera sistematica e opportunamente pubblicizzato, gli amanti del trekking e i turisti appassionati dei paesaggi mozzafiato, lungo un tratto di costa iblea, alla scoperta delle torri normanne del 1600: Torre Vigliena, Torre di Mezzo, Torre Scalambri.
Dopo l’iniziativa “Plastic Free” di pulizia dell’area stessa dai rifiuti, del 23 giugno scorso e l’apposita interrogazione presentata nei mesi scorsi dalla deputata regionale del M5S, Stefania Campo, sulla recinzione in calcestruzzo che delimita la proprietà di un’azienda agricola e realizzata proprio a ridosso dell’attuale scogliera, arriva la mozione, che vede come prima firmataria proprio l’esponente pentastellata di Ragusa, per avviare le procedure di una ricognizione complessiva delle fasce costiere ed una revisione organica delle aree del demanio marittimo dell’intera nostra Isola.
“I comuni costieri – rileva Campo – hanno l’obbligo di effettuare una ricognizione della fascia demaniale di competenza ed elaborare una proposta di revisione delle aree del demanio marittimo che ricadono nel proprio territorio, proposta che contenga anche l’aggiornamento della linea dividente demaniale. Ed in questo senso non possiamo non sottolineare come numerosi comuni costieri stiano riscontrando non poche difficoltà nella redazione dei Pudm (Piano di utilizzo del demanio marittimo), a causa dell’incertezza nella delimitazione della linea dividente demaniale dovuta sia al fenomeno dell’erosione costiera sia al fatto che moltissime proprietà confinano allo stato degli atti con coste e spiagge. Solo per fare un esempio, nel Comune di Santa Croce Camerina, il cui Pudm è in fase redazione, a causa dell’erosione costiera moltissime proprietà si sono trovate confinanti con la scogliera e in prossimità dell’arenile, rendendo pressoché impossibile riuscire ad individuare la linea demaniale, e risultando pertanto necessario l’intervento del dipartimento regionale dell’Ambiente che ridisegni la fascia costiera, nel caso specifico, che va dalla località di Punta Secca, nel territorio del Comune di Santa Croce Camerina, a quella di Punta Braccetto, nel territorio del Comune di Ragusa, così da permettere una migliore redazione del Piano. Ecco perché, con questa nostra mozione, impegniamo il Governo regionale a mettere in atto tutti gli adempimenti necessari perché si proceda celermente alla ricognizione della fascia costiera regionale, anche con il coinvolgimento diretto dei comuni interessati in virtù della l.r. 3/2016 e delle Capitanerie di porto competenti, in linea con l’azione portata avanti da tutte le regioni italiane. In tal modo, altresì, chiediamo che si avvii un processo di revisione organica del demanio marittimo regionale che permetta quindi ai comuni costieri una più agevole redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime”, conclude Campo.