Il disegno di legge, a firma di Luigi Sunseri, pronto per l’aula. il deputato: “Faremo di tutto per farlo calendarizzare prima possibile, il caso Arata dimostra che bisogna accelerare sulla strada che garantisca la massima trasparenza nei rapporti degli esterni con la pubblica amministrazione”.
Giro di vite sugli accessi ai palazzi del potere senza i giusti controlli. Lo prevede un disegno di legge del M5S (primo firmatario Luigi Sunseri) che oggi ha avuto il via libera in commissione Affari istituzionali dell’Ars.
Il ddl istituisce alla Regione il registro dei lobbisti per regolamentare gli accessi agli assessorati dei portatori di interesse che finora si sono mossi nei corridoi di dipartimenti ed assessorati senza la tracciabilità dei loro percorsi e senza la chiara indicazione dei loro interlocutori.
“Il mio ddl – afferma Sunseri – mira a normare una volta per tutte il mondo dei lobbisti, cioè di quelle figure che oggi si interfacciano con la pubblica amministrazione senza alcuna trasparenza, quando, invece, dovrebbe avvenire tutto alla luce del sole, con tanto di tracciabilità degli incontri e con tanto di registro in cui queste persone debbano obbligatoriamente iscriversi. Finora su questo versante c’è stata una sorta di far west e il caso Arata, il faccendiere che a quanto pare era di casa all’assessorato all’Energia, ne è la plastica dimostrazione. Bisogna mettere un punto fermo”.
“Passato lo scoglio della commissione, dove il testo è stato approvato all’unanimità – prosegue Sunseri – il ddl ora può andare in aula; faremo di tutto per farlo calendarizzare al più presto, le recenti notizie di cronaca dimostrano che su questo versante bisogna pigiare sull’accceleratore”.
Il registro attualmente esiste alcune regioni italiane, la Toscana (la prima ad adottarlo nel 2002 con un’iniziativa legislativa), il Molise, l’Abruzzo, la Calabria, la Lombardia e la Puglia. In Europa in solo 6 Paesi su 28.
“Il lobbying – spiega Sunseri – è un fenomeno difficile da conoscere, tutti sanno che esiste, eppure è quasi impossibile affermare con precisione chi svolge tale attività, nei confronti di chi e con quali mezzi e obiettivi. Il disegno di legge intende disciplinare tale attività presso i decisori pubblici, regolamentando l’interazione di decisori e rappresentanti di interessi attraverso principi e procedure che possano rendere di fatto conoscibili le modalità di confronto e di scambio di informazioni tra i decisori pubblici e i gruppi o rappresentanti di interesse particolare. A tal fine è fondamentale l’istituzione di un registro al quale chiunque voglia rappresentare interessi propri o di terzi in maniera professionale davanti ai decisori pubblici, deve obbligatoriamente iscriversi”.
Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di un’agenda pubblica on line, nella quale vanno pubblicati la data, l’ora e il luogo in cui si svolgono tutti gli incontri tra i portatori di interessi e i decisori pubblici (presidente della Regione, assessori e deputati regionali). Scopo dell’agenda pubblica è quello di garantire una totale trasparenza dei rapporti che intercorrono tra i decisori pubblici e i portatori di interesse.
“Confidiamo – afferma Francesco Cappello, capogruppo del M5S all’Ars – che la stessa condivisione che c’è stata in commissione ci sia anche nel corso del dibattito in aula. Questa è una di quelle occasioni in cui gli steccati politici devono essere bypassati dall’importanza della norma in discussione”.