Bocciato il ricorso di un ex parlamentare della Camera avverso la decurtazione del suo assegno
“Un’altra bordata contro i vitalizi. Ormai questo odioso privilegio dal sapore medievale sembra avere fatto finalmente il suo tempo, ed era ora. Speriamo che questo messaggio arrivi anche all’Ars, dove i partiti sono vergognosamente refrattari all’argomento taglio”.
Lo affermano i deputati del M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri e Jose Marano, componenti della commissione Vitalizi di Palazzo dei Normanni, commentando la bocciatura del ricorso di un ex parlamentare avverso la delibera dell’ufficio di presidenza di Montecitorio che aveva decurtato il suo vitalizio del 44 per cento.
“Miccichè e tutti coloro che si ostinano a difendere con le unghie e con i denti questo privilegio – dicono i due deputati – se ne facciano una ragione. I tempi sono ormai più che maturi per il taglio degli assegni. Anche la Consulta recentemente si è pronunciata a favore della legittimità del taglio. A questo punto non ci sono più alibi. Se la Sicilia continuerà ad accampare scuse dovrà spiegarlo ai siciliani, specie a quelli che pur avendo lavorato per anni usufruiscono di pensioni da fame o, peggio, una pensione non la vedranno mai”.
“Potevano essere tra i primi a tagliare – continuano Cancelleri e Marano – invece, grazie a Micciché e ai suoi ingordi compari, ci andrà bene se arriveremo per ultimi. Oltre a noi solo in Trentino non hanno adottato alcun provvedimento di ricalcolo. Così, grazie all’arroganza dei nostri politici rischiamo di mettere a rischio milioni di finanziamenti da parte dello Stato, cosa che equivarrà al taglio o alla drastica riduzione di servizi per i siciliani. In pratica, per salvaguardare i privilegi di pochi si rischia di tagliare i diritti di molti. È semplicemente vergognoso”.