I portavoce M5S a più livelli istituzionali hanno ribadito oggi a Palermo la necessità dell’applicazione della norma che prevede sgravi fiscali e applicazione di fiscalità di vantaggio per i Comuni siciliani che ricadono nelle zone montane. Se ne è discusso all’Assemblea Regionale Siciliana nel corso di un incontro dibattito sulle zone franche montane cui erano presenti tra gli altri i deputati M5S all’Ars Angela Foti, Nuccio Di Paola, Elena Pagana, Luigi Sunseri, Roberta Schillaci, Giorgio Pasqua, Valentina Zafarana, e Sergio Tancredi. “Abbiamo fortemente voluto che la norma non fosse espressione di partito – ha spiegato la vice presidente dell’Ars Angela Foti (Clicca per l’intervento) – e che fosse un atto della Commissione, considerandola una sorta di legge di iniziativa popolare. In questo momento l’atteggiamento della politica deve essere costruttivo, partendo dall’onestà di riconoscere al governo centrale una serie di iniziative che vanno incontro alle esigenze delle famiglie dei Comuni e delle imprese. Vanno certamente sanate situazioni assolutamente spiacevoli tra i quali l’IMU agricola per i comuni montani, che è stata una vera e propria mannaia dell’allora governi Renzi che oggi grava sul bilancio dei comuni, dato che gli agricoltori giustamente non hanno la possibilità di pagare. Ovviamente occorre colmare la mancanza di ascolto tra le amministrazioni locali, la Regione e il governo centrale. Regione e parlamento siciliano però diano l’esempio e facciano riforme utili a snellire la burocrazia e a normare in maniera organica con testi unici su rifiuti, consorzi di bonifica e riforma della macchina amministrativa” – conclude Foti. Ha parlato dell’importanza del ruolo dei primi cittadini siciliani la deputata M5S dell’Ennese Elena Pagana: “I sindaci – ha sottolineato Pagana (Clicca per l’intervento) – sono i veri promotori di un disegno di legge fatto su misura delle esigenze che vivono i territori montani della Sicilia. Proprio io che vengo da Troina, un comune dell’entroterra tra le alture ennesi, sono perfettamente a conoscenza delle difficoltà di chi vive e amministra un territorio così periferico dal punto di vista infrastrutturale. Voglio ringraziare i primi cittadini e li invito a non perdersi d’animo per via dei passaggi burocratici necessari per portare avanti un modello che serve ad evitare lo spopolamento e a favorire quelle buone pratiche e le fiscalità di vantaggio per dei territori che logisticamente hanno minori possibilità di collegamento con i grandi centri. Invito pertanto i sindaci siciliani a non scoraggiarsi perché da parte delle istituzioni regionali e del governo centrale, l’attenzione sulle zone franche montane è massima” – conclude Pagana.
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