“L’onorevole Mancuso difende l’indifendibile. Mettersi contro il diritto alla salute dei suoi concittadini pur di difendere il direttore dell’ASP Caltagirone nominato dal governo regionale che è del suo partito è abbastanza singolare. Il paziente andava certamente assistito e trasferito se era necessario, ma se la direzione dell’ASP avesse riattivato il reparto di psichiatria del Vittorio Emanuele dopo il lockdown, così come previsto dallo stesso assessorato, il trasferimento non sarebbe stato necessario e se vi fossero state almeno due ambulanze a disposizione, non avremmo tolto l’unico mezzo di soccorso per un’intera giornata ai gelesi. Ma poi, perché risponde Mancuso? A che titolo difende Caltagirone?”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che, dopo l’interrogazione urgente al governo regionale sul trasferimento del paziente in TSO in Calabria, torna a ribadire le carenze del servizio di emergenza urgenza di Gela replicando peraltro alle dichiarazioni del deputato Ars Mancuso.
“Invece di scusarsi per il sistema sanitario allo sbando – spiega Damante – Mancuso difende il responsabile dei disagi immensi che i siciliani e in particolare i gelesi affrontano ogni volta che si avvicinano a un ospedale. Invece di tentare una risposta seria, di intervenire in difesa di chi non ha accesso alle cure mediche, di risolvere i problemi della sanità almeno del suo collegio, perde tempo a definirmi bugiarda, solo perché ho il coraggio di stare dalla parte dei gelesi denunciando che ci sono zero posti letto e continui disagi. Mancuso e Caltagirone che evidentemente vivono in un altro pianeta, vadano in qualsiasi ospedale della provincia, si mettano in fila e aspettino di essere assistiti. Nel Nisseno meglio non aver mai bisogno della sanità pubblica. Mancuso ci spieghi se è normale che un paziente psichiatrico non trovi posto a Gela e debba affrontare un lungo viaggio verso la Calabria, con le pesantissime ripercussioni per la famiglia. Se per lui è normale lo spieghi a quella famiglia e alle migliaia di persone che vivono quotidiani disagi nei nostri ospedali” – conclude Damante.
“La situazione in Sicilia – aggiunge il componente della commissione sanità all’Ars Francesco Cappello – è da Striscia la Notizia. In pratica nella nostra regione non si trova un solo posto per un ricovero da TSO? Se fosse così sarebbe gravissimo. Una situazione paradossale per un paziente che aveva già dei disagi psicofisici che sono stati potenzialmente aggravati dal lungo viaggio di trasferimento. L’Assessore Razza ne risponda subito” – conclude Cappello.