“L’ultimo report dell’Istat conferma la Sicilia ai vertici della non certo lusinghiera classifica dello spopolamento dei territori: dopo la Campania è la terra che ha visto la maggioranza dei suoi abitanti fare le valigie per trasferirsi definitivamente altrove. Capisco che non esistano bacchette magiche per cambiare un trend in costante peggioramento, è doveroso, però, cominciare a parlare del problema, magari togliendo le ragnatele al nostro ddl di contrasto allo spopolamento della Sicilia che da oltre un anno dorme all’Ars”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro.
“Il nostro ddl – afferma Di Caro, primo firmatario dell’atto – prevede una serie di incentivi che motivino i giovani a non tagliare le radici con propria terra, spesso in maniera definitiva, pur di trovare un posto di lavoro. Per questo la norma prevede riduzioni delle aliquote Irap e irpef, esenzioni da imposte regionali, l’incentivazione dello smart working e del south working (la possibilità di lavorare la Sud anche se la sede del datore di lavoro si trova al Nord), la condivisione di ambienti di lavoro (coworking) e anche incentivi per la costruzione o ristrutturazione di alloggi”.
“Certo – conclude Di Caro – il ddl non ha la pretesa di essere risolutivo ad un problema annoso e dalla varie sfaccettature. La soluzione non è certamente però nemmeno quella ignorare il problema, come questo governo sembra voler fare”.