Didattica in presenza (seppure al 50%) per gli studenti delle scuole superiori solo tra una settimana? Scelta senza senso. La verità è che il governo Musumeci, ancora una volta, si è fatto trovare impreparato su qualcosa che era previsto da tempo. A farne le spese saranno ora gli studenti e le loro famiglie”.
Lo affermano i deputati M5S componenti della commissione Cultura dell’Ars, Giovanni Di Caro. Stefania Campo, Ketty Damante e Roberta Schillaci.
“Questa decisione – dice Stefania Campo – è ingiustificabile, sia a livello organizzativo che di gestione dei contagi. Non crediamo, infatti, che i presidi necessitino di un’ulteriore settimana per organizzare la Dad al 50%, dal momento che è noto da tempo che l’attività sarebbe ripresa con queste modalità e dunque siamo certi che i dirigenti scolastici siano pronti in tal senso. E non ci sembra logico volere monitorare ancora per una settimana l’andamento dei contagi, dal momento che questo breve lasso di tempo non dovrebbe fare scostare i contagi dai valori attuali. Questo ci sembra piuttosto l’ennesimo rinvio di una politica che non sa scegliere né decidere, cercando di non scontentare nessuno per non perdere consensi”.
“Ci auguriamo- aggiunge Roberta Schillaci – che nel frattempo il governo abbia comunque pensato ad organizzare bene i servizi che portano i ragazzi a scuola, con il potenziamento dei mezzi navetta dedicati. L’esecutivo si faccia pure promotore di un tavolo di coordinamento dei controlli per evitare assembramenti pre e post scuola”.