-“Vorrei una copia dell’Allegato A”
– “…non glielo posso dare”
Questi i fatti accaduti circa un mese fa, quando la nostra Consigliera 5 Stelle, Agata Montesanto, per l’espletamento del suo mandato, si recava dal Responsabile dei Servizi Sociali di Mascalucia, il quale rispondeva “picche” alla sua richiesta.
Volete sapere come è andata a finire? Leggete il Report pubblicato sotto che vogliamo condividere con tutti Voi, insieme alla nostra soddisfazione nel constatare che la tenacia, quando accompagnata dalla ragione, porta i suoi frutti.
Piccolo report dell’accaduto:
Il 5 Settembre 2013 la Consigliera del Comune di Mascalucia, Agata Montesanto, si recava presso i Servizi Sociali, in via Bellini, Mascalucia per colloquiare con il Responsabile in merito ad una richiesta protocollata il 28 Agosto 2013, dove richiedeva copia in carta semplice dell’allegato A della proposta dirigenziale 1376 del 19-08-2013 recante come oggetto “Assegno civico Luglio 2013”.
Il Responsabile adducendo allucinanti ostative riconducibili alla presenza di dati sensibili all’interno del documento, rifiutava la copia di tali atti, rimanendo comunque disponibile alla visione in situ della documentazione richiesta.
La Consigliera, rispondeva dicendo che non capiva tale posizione e ribadiva la sua richiesta di rilascio della copia. L’incontro si concludeva senza aver avuto quanto richiesto. Si recavano nuovamente dall’impiegato, la Consigliera e un esperto in materia.
Il Responsabile rispondeva in sintesi che i dati in copia non potevano essere resi in quanto trattasi di documenti contenenti dati sensibili. Citando pure il D.L. 14 marzo 2013, n. 33 , in tema di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni che ha a che fare con il trattamento dei dati, ma solo ai fini del trattamento di trasparenza.
Chiedevano allora che figura egli rivestivisse all’interno del D.P.S. (Documento Programmatico della Sicurezza) Comunale, rispondendo che la sua figura non ha una delega. A quel punto gli si faceva prendere atto che a maggior ragione, non essendo lui Titolare del Trattamento dei Dati, non poteva negarci la copia degli atti.
Lo stesso giorno, la Consigliera e l’esperto in materia, decidevano di protocollare una richiesta chiedendo per iscritto, al Responsabile che lo aveva posto, i motivi di tale diniego, ponendo un tremine di 4 giorni. Trascorso infruttuosamente tale termine, si recavano dai Carabinieri, accompagnati da diversi attivisti, per esporre i fatti e richiedere il loro intervento per l’acquisizione conoscitiva di ciò che era accaduto.
Dopo pochi giorni il Comandante dei Carabinieri informava la Consigliera di avere proceduto alla richiesta di chiarimenti al Segretario Generale del Comune e al Responsabile dei Servizi Sociali.
Il 27 Settembre 2013, veniva rilasciato alla Consigliera, la quale è tenuta a preservare la riservatezza del contenuto del documento, l’allegato richiesto, per finalità connesse all’espletamento del mandato.
Pubblichiamo le richieste protocollate e l’accoglimento della richiesta.